Se ormai
da vari decenni, sotto l’incalzare imponente del modernismo, molti teologi
hanno smesso di credere alla Resurrezione – giudicata impossibile persino ad un
Dio non solo perché contraria alle leggi fisiche della natura ma evidentemente
perché Gesù non viene nemmeno più considerato l’incarnazione di un Dio che si
fa uomo ma semplicemente un uomo, un grande uomo che ha creduto di essere un
‘Dio’ – potete ora capire come mai possano esserci stati tanti dubbi sulle
apparizioni della Madonna a Fatima, sulle sue rivelazioni, e come in ultima
analisi su come ci possano essere dubbi sulle rivelazioni di una mistica come
la Valtorta.
La prima
reazione di fronte ai fenomeni mistici è che si tratti di fenomeni…
psichiatrici.
La
Psicanalisi – ed i teologi modernisti sono seguaci di Freud al punto che
parlano dei fenomeni mistici in termini psicanalitici, anzi psichiatrici –
considera come psicopatologiche le visioni dei più grandi santi, a cominciare
dall’ultimo, Padre Pio da Pietralcina, che aveva le visioni e per di più le
stigmate.
Padre
Agostino Gemelli - ‘padre’, medico, psicologo e consulente del Sant’Uffizio -
fu invitato negli anni venti a visitare Padre Pio per un esame clinico delle
sue stigmate.
Egli era
però privo della prevista autorizzazione scritta del Sant’Uffizio, e Padre Pio
rifiutò sdegnosamente la visita, di cui egli certo aveva intuito pregiudizi e
finalità.
Padre
Gemelli anche senza la visita, cioè ad occhio, espresse comunque al
Sant’Uffizio la sua diagnosi: ‘psicopatico, autolesionista ed imbroglione’!
L’inchiesta
si concluse con l’invito della Chiesa ai fedeli a non considerare come
sovrannaturali le manifestazioni ‘psichiatriche’ certificate dal Gemelli. A
Padre Pio venne vietata la celebrazione della Messa in pubblico e l’esercizio
della Confessione. Le restrizioni vennero poi revocate anni dopo ma Padre Pio
fu poi sottoposto ad ulteriori indagini da parte di Giovanni XXIII, senza però
che si trovasse nulla.
Padre Pio
morì nel 1968 e sotto Papa Giovanni Paolo II venne proclamato prima Beato e poi
Santo nel 2002.
Questo è
il triste destino dei mistici, considerati dalla Psicanalisi atea come soggetti
‘isterici’, vittime di disturbi ‘istrionici’ della personalità associati a
disturbi di trance ‘dissociative’.
Cosa si
poteva allora dire di una piccola sconosciuta Valtorta che aveva scritto nel
silenzio e nell’anonimato più assoluto oltre quindici opere di altissimo
livello letterario e teologico e soprattutto aveva descritto minuziosamente le
visioni con relativi dialoghi dei tre anni di vita pubblica di Gesù e degli
apostoli?
Fu più
fortunata di Padre Pio, perché nel mettere all’Indice con decreto la sua Opera,
che evidentemente le gerarchie – come già fatto con Padre Pio - non potevano
ammettere come un fenomeno soprannaturale, il giudizio (peraltro non contenuto
nel decreto) fu riportato in una nota a parte, anonima, apparsa
sull’Osservatore romano dal titolo: UNA VITA DI GESU’ MALAMENTE ROMANZATA!
Ora,
anche di Maria Valtorta - i ‘personaggi’ alla Gemelli - potrebbero dire, e lo
hanno detto, che i suoi non sono fenomeni di ispirazione soprannaturale ma
semmai ‘paranormale’, anzi problemi ‘isterici’ e ‘fenomeni dissociativi della
personalità’. E’ del resto la stessa cosa che costoro, non credendo alla
Resurrezione e al resto che ne consegue, se potessero direbbero anche di Gesù,
visto che Egli aveva la ‘pretesa’ di vedere Dio, parlare con Dio, anzi credersi
addirittura figlio di Dio.
Cosa
direbbero poi costoro, oggi, di una Valtorta alla quale il suo Gesù dice che
l’Anticristo non sarà tanto un personaggio politico o una mera astrazione dello
‘spirito’ del Male inteso in senso molto generale quanto invece un uomo ‘in
carne ed ossa’ per di più un ‘astro’ della sua Chiesa, un astro del suo
‘esercito’?
Il Gesù
valtortiano, alla fine della sua Opera, (Maria Valtorta: ‘L’Evangelo come mi è
stato rivelato’, Vol. X, Cap. 652, Liberamente consultabile al sito:
http://scrittivaltorta.altervista.org) dettò alla mistica con precisione
la ragione e gli scopi di quelle eccezionali rivelazioni che in estrema sintesi
possono qui riassumersi come un aiuto straordinario e misericordioso – in un
momento di grande difficoltà per la Chiesa – atto a fornire argomenti per
combattere il modernismo che avrebbe sempre più corrotto la Chiesa, per
difendere la sovrannaturalità dei dogmi, la divinità di Cristo vero Dio e vero
Uomo, la dottrina di Paolo e Giovanni, la sua scienza illimitata perché
perfetta, la natura perfetta della sua Dottrina che non si è formata quale è
attraverso successive trasformazioni ma tale è stata data fin dall’inizio. Un
aiuto, ancora, per risvegliare sacerdoti e laici, per dare ai maestri di
spirito e direttori di anime i sostegni necessari, per restituire alla verità
le figure di Gesu, di Maria e tante altre cose ancora.
L’Organo
del Sant’Uffizio, per ragioni che non è mai stato possibile capire con
chiarezza, pareva essere contrario alla richiesta di autorizzazione alla
pubblicazione dell’Opera avanzata dai Padri Serviti che all’epoca avevano
assistito l’inferma.
Lei si
era offerta a Gesù quale anima vittima d’amore, piccola ‘corredentrice’.
Paralizzata da decenni, i Padri Serviti le portavano giornalmente l’Eucarestia
e trascrivevano nel contempo a macchina i manoscritti con la descrizione di
visioni e dialoghi di vita evangelica di Gesù.
I suoi
due direttori spirituali provarono allora ad aggirare l’ostacolo cercando di
arrivare direttamente al Santo Padre, Pio XII. Ci riuscirono grazie ai buoni
uffizi di Mons. Francesco Norese, archivista della Segreteria di Stato, che
procurò anche un’udienza concessa il 26 febbraio 1948 a P. Romualdo M.
Migliorini e P. Corrado M. Berti, accompagnati dal loro Priore, il P. Andrea M.
Cecchin.
Nell’Opera
‘Pro e contro Maria Valtorta’ (di Emilio Pisani, pagg.11 e 12, Centro
Editoriale Valtortiano,2002) in merito a tale udienza si legge fra l’altro:
«Il Papa
mostra di aver preso conoscenza dell’Opera e dà un consiglio lapidario:
‘Pubblicatela così come è’. Gli viene sottoposto il testo di una Prefazione,
dove si parla esplicitamente di fenomeno soprannaturale, ma egli lo disapprova
e aggiunge: ‘Chi legge quest’Opera capirà”».
Vi si
legge inoltre che il Sant’Uffizio, subito dopo questa udienza, nel 1949, frenò
ogni iniziativa di Padre Berti volta alla pubblicazione dell’Opera, e quando -
ciò nonostante - anni dopo l’opera venne stampata, la reazione del Sant’Uffizio
– nel 1959 - fu conseguente: la messa all’Indice!
Il Card.
Ottaviani, che presiedeva il Sant’Uffizio, era del resto conosciuto per
carattere e fermezza tanto da meritarsi l’appellativo di ‘carabiniere della
Chiesa’.
Ma colui
che era pur suo amico, Gabriele Roschini, mariologo famoso, Professore alla
Pontificia Facoltà Teologica ‘Marianum’, dopo aver letto nel 1972 l’Opera,
pubblicò un volume dal titolo ‘La Madonna negli scritti di Maria Valtorta’,
nella cui Presentazione egli stesso ebbe a scrivere:
«E’ da
mezzo secolo che mi occupo di Mariologia: studiando, insegnando, predicando e
scrivendo.
Ho dovuto
leggere perciò innumerevoli scritti mariani, d’ogni genere: una vera
‘Biblioteca mariana’.
Mi sento
però in dovere di confessare candidamente che la Mariologia quale risulta dagli
scritti, editi ed inediti, di Maria Valtorta, è stata per me una vera
rivelazione. Nessun altro scritto mariano, e neppure la somma degli scritti
mariani da me letti e studiati, era stato in grado di darmi, del Capolavoro di
Dio, un’idea così chiara, così viva, così completa, così luminosa e così
affascinante: semplice e insieme sublime’. Tra la Madonna presentata da me e
dai miei colleghi (i Mariologi) e la Madonna presentatada Maria Valtorta, a me
sembra di trovare la stessa differenza che corre fra una Madonna di cartapesta
e una Madonna viva, tra una Madonna più o meno approssimativa e una Madonna
completa in ogni sua parte, sotto tutti i suoi aspetti…».
Roschini
prosegue poco dopo dicendo: «É bene, inoltre, che si sappia che io non sono
stato un facile ammiratore della Valtorta. Anch’io infatti sono stato, un tempo,
tra coloro che, senza una adeguata conoscenza dei suoi scritti, hanno avuto un
sorrisino di diffidenza nei riguardi dei medesimi.
Ma dopo
averli letti e ponderati, ho dovuto – come tanti altri – concludere: ‘Chi vuol
conoscere la Madonna (Una Madonna in perfetta sintonia col Magistero
ecclesiastico, particolarmente col Concilio Vaticano II, con la Sacra Scrittura
e la Tradizione ecclesiastica) legga la Mariologia della Valtorta!’
A chi poi
volesse vedere, in questa mia asserzione, uno dei soliti iperbolici «slogan »
pubblicitari, non ho da dare che una sola risposta: «Legga, e poi
giudichi!...».
Del resto
il 6 maggio 1992, con una sua lettera Prot. N. 324/92, l’allora Segretario
Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Dionigi Tettamanzi, motivando in
premessa la sua lettera a seguito delle frequenti richieste di parere che
giungevano anche alla sua Segreteria circa l’atteggiamento dell’Autorità
ecclesiastica sugli scritti di Maria Valtorta, scrive con fare gentile e direi
anche cordiale all’Editore:
Stimatissimo
Editore,
in
seguito a frequenti richieste, che giungono anche a questa Segreteria, di un
parere circa l’atteggiamento dell’Autorità ecclesiastica sugli scritti di Maria
Valtorta, attualmente pubblicati dal ‘Centro Editoriale Valtortiano’, rispondo
rimandando al chiarimento offerto dalle ‘Note’ pubblicate da ‘L’Osservatore
Romano’ il 6 gennaio 1960 e il 15 giugno 1966.
Proprio
per il vero bene dei lettori e nello spirito di un autentico servizio alla fede
della Chiesa, sono a chiederLe che, in un’eventuale ristampa dei volumi, si
dica con chiarezza fin dalle prime pagine che le ‘visioni’ e i ‘dettati’ in
essi riferiti non possono essere ritenuti di origine soprannaturale, ma devono
essere considerati semplicemente forme letterarie di cui si è servita l’Autrice
per narrare, a modosuo, la vita di Gesù.
Grato per
questa collaborazione, Le esprimo la mia stima e Le porgo i miei rispettosi e
cordiali saluti».
+Dionigi
Tettamanzi Segretario Generale
Anche
senza essere raffinati esegeti sembra di capire che sarebbe bastato che
l’Editore accettasse di scrivere chiaro con poche parole in premessa che
l’Opera non potesse essere ritenuta di ispirazione soprannaturale per risolvere
‘amichevolmente’ la ‘controversia’ e considerarne la lettura come ‘autorizzata’,
lettura che mai avrebbe dovuto essere autorizzata se invece l’Opera avesse
avuto contenuti contro la morale e la Fede, casi nei quali mai la Chiesa
approva scritti del genere, anche se questi non rivendicano una origine
soprannaturale, perché la Chiesa ne valuta la sostanza.
(Vedi al
riguardo, di Emilio Pisani: ‘CONDANNATA MA APPROVATA’ (L’Opera di Maria
Valtorta e la Chiesa), pagg. 25/27, Centro Editoriale Valtortiano, 2006)
L’Editore
non se la sentì di accettare anche se – penso io - l’accettazione di quella
proposta avrebbe potuto rappresentare una fortuna editoriale di vendite in
tutto il mondo.
L’Opera
‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’ (in dieci volumi, prima conosciuta come
‘Il Poema dell’Uomo Dio’) nonostante quella antica messa all’Indice si è però
comunque diffusa silenziosamente in tutto il mondo – insieme ad altre opere
dell’Autrice - tradotta nelle più svariate lingue, incluso il cinese e il
giapponese.
Gabriele
Maria Allegra, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, missionario in Cina e
biblista, ha tradotto l’intera Bibbia in lingua cinese ed ha fondato lo Studio
Biblico di Pechino, poi trasferito a Hong Kong. Morto nel 1976 ad Hong Kong,
dove dopo appena otto anni venne aperto il processo per la sua beatificazione,
ebbe a scrivere la seguente lettera al sinologo P. Fortunato Margotti, suo
confratello, che gli aveva fatto conoscere l’Opera di Maria Valtorta: (Emilio
Pisani: ‘Pro e contro Maria Valtorta’, pagg. 64/65, Centro Ed. Valtortiano,
2002)
Ave
Maria. Hong Kong, lì 30 luglio 1965
Carissimo
Fortunato, vorrei per un istante solo trovarmi a Roma per prendere le sue
orecchie e tirargliele proprio forte forte come quando una volta si
scioglievano le campane la mattina del Sabato Santo! Ma sa che il Poema di Gesù
mi ha distaccato dagli studi della Sacra Scrittura? E mi fa piangere e ridere
di gioia e di amore.
Ma non
continuo! Non credo che un genio possa completare così la narrazione
evangelica: digitus Dei est hic! Altro che Formgeschichtemethode! Io sento in
questo libro il Vangelo, o meglio il profumo inebriante del Vangelo. E sono
superbo che tante – non tutte – tante ipotesi corrispondono a quelle che nella
mia testa mi ero fatto per coordinare la vita del Salvatore. Ma solo a voce
potrei parlare di ciò. Questo libro è per me un atto di divina misericordia per
la Chiesa, per le anime semplici, per i cuori che sono evangelicamente
fanciulli. Spero che il solerte editore nell’ultimo volume vi aggiunga un
bell’Indice, almeno per i nomi propri.
E ora,
caro P. Margotti, giacché mi sta facendo fare questo peccato di negligenza per
il mio dovere, e giacchè, quel ch’è peggio, io ho tutta la voglia di
commetterlo per intero, stia all’erta e mi mandi gli altri volumi tutti, e se
trovasse qualche schizzo biografico di Maria Valtorta me lo mandi pure, ché
conoscere la testimone vuol dire tanto. E Norberto pagherà, paga per tanti
altri miei capricci, dovrà per prepotenza pagare per il Poema dell’Uomo-Dio!
Ora
termino perché voglio tornare al quarto volume di esso… è irresistibile:
Maestro benedetto,e che sarà quando lo vedremo?
Se non mi
converto questa volta ho bell’e visto: sono peggiore di Giuda!
Mi
ossequi il caro P. Alessio e gli altri confratelli di ‘Sinica Franciscana’.
L’abbraccio fraternamente, suo dev.mo Fr. Gabriele M. Allegra
(Guido
Landolina)
I
capitoli precedenti li trovate ai seguenti link:
A0-Presentazione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=237266232999486
B0-Introduzione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=239344262791683
01
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241026515956791
02
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241592102566899
03
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241652345894208
04
https://www.facebook.com/note.php?note_id=242221375837305
05
https://www.facebook.com/note.php?note_id=247627668630009
06
https://www.facebook.com/note.php?note_id=249281225131320
07
https://www.facebook.com/note.php?note_id=260821910643918
08
https://www.facebook.com/note.php?note_id=262156213843821
09
https://www.facebook.com/note.php?note_id=264934163566026
10
https://www.facebook.com/note.php?note_id=266015713457871
11
https://www.facebook.com/note.php?note_id=267805083278934
12
https://www.facebook.com/note.php?note_id=268945999831509
13
https://www.facebook.com/note.php?note_id=272393712820071
14
https://www.facebook.com/note.php?note_id=276381429087966
15
https://www.facebook.com/note.php?note_id=277714535621322
16
https://www.facebook.com/note.php?note_id=278824172177025
17
https://www.facebook.com/note.php?note_id=280197818706327
18
https://www.facebook.com/note.php?note_id=284454384947337
19
https://www.facebook.com/note.php?note_id=288823581177084
20
https://www.facebook.com/note.php?note_id=301017216624387
21
https://www.facebook.com/note.php?note_id=303057896420319
22
https://www.facebook.com/note.php?note_id=340829992643109
23
https://www.facebook.com/note.php?note_id=342378902488218
24
https://www.facebook.com/note.php?note_id=345346242191484
25
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346020272124081
26
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346164008776374
27
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346629322063176
28
https://www.facebook.com/note.php?note_id=347264651999643
29
https://www.facebook.com/note.php?note_id=347998318592943
30
https://www.facebook.com/note.php?note_id=348647071861401
31
https://www.facebook.com/note.php?note_id=349749901751118
32
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33
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34
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35
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36
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37
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