mercoledì 20 giugno 2012

VIAGGIO NELL'APOCALISSE -42- La triade infernale, la sconfitta delle due ‘Bestie’ e la distruzione di ‘Babilonia’.


Apriamo adesso di nuovo il Libro dell’Apocalisse e cominciamo ad osservare un poco meglio l’andamento della lotta che – come già detto – coinvolge gli ‘spiriti’ degli uomini, con riflessi ovviamente sui loro comportamenti nella società nazionale ed internazionale.
Ricorderete che all’apertura (futura) del settimo calice o coppa (Ap 16, 17-21) che prelude all’atto finale della sconfitta dell’Anticristo, uno dei sette angeli ‘fermava’ il filmato degli avvenimenti ed invitava Giovanni a osservare qualcosa di molto importante. (Ap 17)
Si trattava della condanna della ‘grande prostituta’, la donna seduta sopra una bestia scarlatta, adorna di pietre preziose, ebbra del sangue dei santi e dei martiri di Gesù.
La donna aveva il suo nome scritto sulla fronte: ‘Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra’ ed era ‘ammantata di porpora e di scarlatto’.
La bestia che la portava – dice l’Apocalisse - aveva ‘sette teste e dieci corna’…, ‘era ma non è più…’, ‘salirà dall’Abisso ma per andare in perdizione…’, ‘le sette teste hanno anche sette colli sui quali è seduta la donna e sono anche sette re…’.
Non vi dico le interpretazioni nelle quali si sono esibiti gli esegeti nel corso della storia a seconda della loro fede di appartenenza e delle loro idee anche politiche.
Taluni hanno pensato di potere individuare la ‘gran Babilonia’ nella corrotta Gerusalemme ‘deicida’ di duemila anni fa, poi distrutta dai romani.
Altri di area protestante ed in tempo di riforma luterana nel Cinquecento – avevano invece identificato ‘Babilonia’ in Roma, visto che - come è noto – Roma è costruita su sette colli: in tale ottica l’Anticristo era ovviamente ritenuto essere il Pontefice romano dell’epoca.
C’è poi chi ha visto nella Bestia - adeguandosi ai tempi moderni - la politica ‘imperialista’ statunitense, chi al contrario, considerato anche il suo vestito color porpora e scarlatto, vi ha visto quella imperialista e atea sovietica e cinese, chi infine ha ritenuto di individuarvi la Massoneria internazionale esoterica e politica.
L’Angelo comunque anticipa a Giovanni la notizia dell’imminente caduta della ‘donna’ che – egli dice – simboleggia appunto ‘la città grande che regna su tutti i re della terra’.
A questo punto dobbiamo però fare un passo indietro nell’Apocalisse e ricordarci di quei famosi sette segni che un Angelo aveva fatto vedere in precedenza a Giovanni.
Il primo segno descriveva la lotta fra la Donna e il Dragone, mentre il secondo e il terzo segno parlavano della apparizione sullo scenario del mondo della Bestia del mare e di quella della terra. (Ap 13 1-18)
La Bestia del mare viene descritta come munita di dieci corna e sette teste…
Anche qui – grazie al linguaggio simbolico dell’Apocalisse – la fantasia degli esegeti si è abbandonata alle più svariate interpretazioni, ripercorrendo la storia e pensando di potere individuare la natura delle due Bestie, delle dieci corna e delle sette teste.
Nella Bestia del mare interpretando le dieci corna e le sette teste con una serie di imperatori e re.
Nella Bestia della terra, con due corna simili a quelle di un agnello ma che parlava come un drago, vedendovi qualche personalità religiosa con una ‘mitra’, il copricapo liturgico vescovile a due punte.
Il Gesù valtortiano ci fornisce però una spiegazione ben diversa di questi vari simboli, interpretazione spirituale molto più convincente e molto poco ‘materiale’, che vi sintetizzo di seguito. (Maria Valtorta: ‘Quaderni del 1943’, Dettato 22.8.43, pagg 152/162 - Liberamente consultabile al sito: http://scrittivaltorta.altervista.org)
L’eterno invidioso, cioè Lucifero/Satana, cerca di copiare Dio in tutte le sue manifestazioni e, così come Dio ha i suoi Arcangeli Michele e Gabriele, così Satana si è dato due ‘luogotenenti’, demoni di grande potenza, che facciano da ‘contraltare’ ai due Arcangeli di Dio.
Satana e le due ‘Bestie’ costituiscono la triade infernale che si oppone simbolicamente allaTriade divina.
La Bestia del mare corrisponde a Michele.
Già vinta e ferita nella notte dei tempi da Michele nella battaglia fra le schiere di Dio e di Lucifero è stata – come dice l’Apocalisse (Ap 13, 11-12) - successivamente ‘guarita’ da Satana al quale essa offre non amore – che fra demoni non esiste - ma soggezione assoluta.
Questa Bestia si prodiga in sforzi senza misura per combattere il Cristianesimo e induce l’uomo a rifiutarlo egli stesso. Ottenuto ciò, essa lo spinge al peccato che fa perdere la Grazia.
La Bestia della terra corrisponde invece a Gabriele.
Vi sono troppi uomini che, non per amore ma per timore del castigo divino, non vogliono peccare gravemente ed allora ecco che la Bestia della terra, seconda manifestazione di Satana, si presenta melliflua e ‘dolce’ come un agnello ma con dentro di sé lo spirito del Drago.
Questa seconda Bestia smantella senza averne l’aria e persuade con finta dolcezza a seguire le orme della prima Bestia.
La prima Bestia è quella della potenza umana e la seconda è quella della falsa scienza separata da Dio.
E’ questa seconda Bestia quella che ha dato origine negli ultimi due secoli alle peggiori ideologie che hanno convinto gli uomini a mettersi al servizio della Potenza umana che – attraverso guerre e prevaricazioni di ogni genere - ha insanguinato la Terra enormemente più che nel passato.
La Potenza umana è anche la ‘potenza politica’ ma, prima ancora, essa va intesa come quella volontà di potere e di sopraffazione che l’uomo istintivamente prova a causa del Peccato originale e che lo porta – se non frenato – a prevaricare sugli altri grazie anche al proprio egoismo e alla cupidigia.
E’ la potenza umana quella che arma la mano alla potenza politica.
I sette flagelli, o piaghe o tuoni, rappresentano rivoltanti malattie spirituali che portano gli uomini alla perdizione.
Non dobbiamo dimenticare che se anche nell’Apocalisse sembra che siano gli Angeli a mandarci le ‘piaghe’, in realtà sono gli uomini che se le procurano da soli, assecondando senza freno i loro peggiori istinti e danneggiandosi quindi da se stessi, perché Dio - respinto da essi - si allontana e Satana, al quale gli uomini si sono ormai votati, ne approfitta soffiando sulle braci.
Tuttavia le piaghe rappresentano anche malattie fisiche ripugnanti connesse al degrado del vizio.
Nell’Opera valtortiana emerge infatti più di una volta un concetto: le malattie dello spirito si ‘somatizzano’ nel corpo dell’uomo.
L’evoluzione dell’uomo non è ascendente rispetto alla scimmia, come dicono gli evoluzionisti fiduciosi nel ‘progresso’, ma – da Adamo in poi – è discendente, a causa delle conseguenze del Peccato originale e dei successivi peccati individuali dei singoli uomini.
La struttura di peccato, che è caratteristica dell’anima-spirituale, finisce infatti per influenzare anche l’anima-animale dell’uomo, principio vitale che viene trasmesso dai genitori, con la riproduzione, nell’embrione.
La ‘struttura di peccato’ è come una sorta di virus spirituale che intacca la nostra realtà psicosomatica agendo negativamente sulla psiche e influendo sul sistema endocrino e sul metabolismo, compromettendo progressivamente la qualità della salute e la durata della vita.
L’uomo iniziale dei primi millenni antidiluviani – contrariamente a quanto oggi crede la scienza priva di sapienza – era in linea di massima più intelligente, sano e longevo di quello odierno che oggi è mantenuto in vita dalle medicine e dai trapianti d’organo, uomo odierno che appare più intelligente non grazie alla scienza ma alla ‘tecnologia’.
Ritornando però al suddetto brano dell’Apocalisse, il Gesù valtortiano spiega (Maria Valtorta: ‘Quaderni del 1943’ – Dettato del 22.8.43 – pagg. 152/162 – Liberamente consultabile al sito: http://scrittivaltorta.altervista.org) che la ‘Gran Babilonia’, la ‘gran città’, la ‘prostituta’, altro non sono che nomi simbolici dati alla Terra, Terra intesa come l’Umanità intera.
E’ infatti l’intera Umanità che - da gran meretrice - ha ‘fornicato’, da sempre, con tutte le potenze della terra e dell’inferno.
Le sette teste della Bestia non sono ‘re’ ma sono i sette peccati peggiori che adornano la sua testa mentre i dieci corni sono un numero metaforico che significa le infinite nefandezze compiute per appagare la cupidigia.
La Terra è anche inzuppata del sangue degli uomini e del sangue dei Martiri di Gesù. (Ap 17,6)
La Bestia che porta la Babilonia, cioè l’Umanità, è compendio e sintesi di tutti i mali fatti dall’uomo da Adamo in poi.
Della Bestia si dice che ‘fu e non è’, perché così sarà alla fine del mondo.
Alla fine del mondo si potrà dire che essa ‘fu’ perché realmente ‘è stata’, ma anche che a quel momento essa ‘non è più’ perché Gesù ‘l’avrà vinta e sepolta all’inferno’.
Potrei continuare, ma vi rimando all’opera valtortiana citata in nota.
Aggiungo solo che il Gesù valtortiano conferma che Egli sarà il Vincitore della Bestia del mare e del suo ‘profeta’, vale a dire la seconda Bestia della terra.
Sarà allora il tempo in cui - tolte di mezzo le due Bestie e messo Satana nell’impossibilità di agire per un ‘millennio’ - vi sarà una tregua nei delitti demoniaci per ridare all’uomo l’opportunità di riudire le voci del Cielo.
Ritornando però all’Angelo dell’Apocalisse, questi - dopo aver fatto parzialmente intendere cosa sono le due Bestie e cosa è Babilonia - mostra a Giovanni la caduta di Babilonia (Ap 18), che noi grazie al Gesù valtortiano abbiamo però capito essere il simbolo dell’Umanità intera.
Una voce grida dal cielo che è caduta Babilonia, diventata covo di demoni dove tutte le nazioni hanno bevuto al vino della sua prostituzione e i suoi re e mercanti si sono prostituiti con essa.
Il popolo dei giusti viene invitato a dissociarsi per non essere colpito a sua volta dai flagelli.
Quando i re della terra vedranno i fumi del suo incendio piangeranno amaramente vedendola condannata così all’improvviso. Nessuno comprerà più le merci dei mercanti, perché in poco tempo sarà andata dispersa tutta la sua opulenza e ricchezza.
Si ode allora (Ap 19, 1-10) un canto di trionfo in cielo che inneggia alla punizione della ‘grande meretrice’ mentre una Voce possente annuncia dal cielo che il Signore ha preso possesso del suo Regno.
Subito dopo (Ap 19, 11-16) Giovanni assiste alla visione del ‘Gesù parusiaco’ - che appare in cielo sul cavallo bianco alla testa del suo esercito di cavalieri celesti - venuto per governare la terra con scettro di ferro e per pigiare nel tino ‘l’ira furiosa di Dio’.
E’ il momento finale della sconfitta delle due Bestie (Ap 19, 17-21), dell’Anticristo che è la loro personalizzazione, e dei ‘re’ che avevano adorato le due Bestie, seguendo in particolare la Bestia della Terra, cioè il falso profeta, che costringeva tutti ad adorare la prima Bestia (del Mare), il cui nome era simbolizzato dal numero ‘666’ che – come dice testualmente l’Apocalisse – ‘rappresenta un nome d’uomo’. (Ap 13, 16-18)
Abbiamo visto come quasi tutto nell’Apocalisse venga espresso in maniera simbolica, ma abbiamo anche capito come sotto i simboli si nasconda una realtà storica che è quella di tutti i giorni e specialmente quella dei nostri.
La descrizione molto dettagliata e solenne di tutti ‘i re’ della terra (cioè di coloro che hanno da sempre detenuto il potere politico, economico e finanziario) che – di fronte alle distruzioni – sono disperati per la perdita di ricchezze e potere, non può non colpire per la nitidezza delle immaginie la sensazione che ci offre di trovarci di fronte non più a qualcosa di simbolico o spirituale ma materialmente reale.
Dall’insieme di tutto ciò che abbiamo fino a questo momento appreso, abbiamo ora gli elementi per poter temere che – prima o poi, ma più prima che poi – l’Umanità dovrà affrontare una terribile prova che, dopo la grande tribolazione, aprirà tuttavia le porte ad un’era di speranza e di pace.
Dice infatti ancora il Gesù valtortiano: (Maria Valtorta: ‘Quaderni del 1943’ – Dettato del 16.9.43 – Pag. 353)

«… Dopo le guerre tremende che Satana avrà portato alla Terra attraverso al suo Messo di tenebre: l’Anticristo, verrà il periodo della tregua in cui, dopo aver mostrato la cruenta prova di che doni può essere autore Satana, cercherò di attirarvi a Me colmandovi di doni miei.
Oh! I miei doni! Saranno la vostra dolcezza! Non conoscerete fame, stragi, calamità.
I vostri corpi e più le vostre anime saranno pasciute dalla mano mia, la Terra sembrerà sorgere per una seconda creazione, tutta nuova nei sentimenti che saranno di pace e concordia fra i popoli e di pace fra Cielo e Terra, perché farò dilagare su voi lo Spirito mio che vi penetrerà e vi darà la vista soprannaturale dei decreti di Dio.
Sarà il Regno dello Spirito. Il Regno di Dio, quello che voi chiedete – e non sapete quello che chiedete perché non riflettete mai – col Pater noster.
Dove volete che avvenga il Regno di Dio se non nei vostri cuori?
E’ lì che deve iniziarsi il Regno mio sulla Terra. Regno grande ma sempre limitato.
Dopo verrà il Regno senza confini, né di terra, né di tempo. Il Regno eterno che farà di voi degli eterni abitatori dei Cieli, poiché, è naturale, Io parlo a coloro che sono miei sudditi e non ai reprobi che hanno già il loro re orrendo: Satana».

Ecco cosa dunque ci attende: non solo una battaglia spirituale ma una cruenta prova!
Ecco qui dunque anche la conferma del significato della ‘venuta intermedia’. Non una venuta materiale o intermedia fra la prima dell’Incarnazione e la terza del Giudizio universale, ma una ‘Parusia’, una Manifestazione gloriosa e pentecostale del Verbo nella Potenza dello Spirito Santo per realizzare il Regno dello Spirito, che avviene nell’ambito di una Venuta di Gesù fra noi, un Gesù che però non ci ha mai abbandonato. Una Venuta iniziata con la Resurrezione e che – durando nel tempo - avrà il suo culmine nel Giudizio universale quando Dio porrà termine all’avventura della razza umana.
Sarà il Regno dello Spirito, il Regno dello Spirito Santo, il Regno di Dio, nel cuore degli uomini, come diceva – predicando – San Bernardo di Chiaravalle.

(Guido Landolina)

I capitoli precedenti li trovate ai seguenti link:

A0-Presentazione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=237266232999486
B0-Introduzione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=239344262791683
01
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241026515956791
02
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241592102566899
03
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241652345894208
04
https://www.facebook.com/note.php?note_id=242221375837305
05
https://www.facebook.com/note.php?note_id=247627668630009
06
https://www.facebook.com/note.php?note_id=249281225131320
07
https://www.facebook.com/note.php?note_id=260821910643918
08
https://www.facebook.com/note.php?note_id=262156213843821
09
https://www.facebook.com/note.php?note_id=264934163566026
10
https://www.facebook.com/note.php?note_id=266015713457871
11
https://www.facebook.com/note.php?note_id=267805083278934
12
https://www.facebook.com/note.php?note_id=268945999831509
13
https://www.facebook.com/note.php?note_id=272393712820071
14
https://www.facebook.com/note.php?note_id=276381429087966 
15
https://www.facebook.com/note.php?note_id=277714535621322
16
https://www.facebook.com/note.php?note_id=278824172177025
17
https://www.facebook.com/note.php?note_id=280197818706327
18
https://www.facebook.com/note.php?note_id=284454384947337
19
https://www.facebook.com/note.php?note_id=288823581177084
20
https://www.facebook.com/note.php?note_id=301017216624387
21
https://www.facebook.com/note.php?note_id=303057896420319
22
https://www.facebook.com/note.php?note_id=340829992643109
23
https://www.facebook.com/note.php?note_id=342378902488218
24
https://www.facebook.com/note.php?note_id=345346242191484
25
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346020272124081
26
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346164008776374
27
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346629322063176
28
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29
https://www.facebook.com/note.php?note_id=347998318592943
30
https://www.facebook.com/note.php?note_id=348647071861401
31
https://www.facebook.com/note.php?note_id=349749901751118
32
https://www.facebook.com/note.php?note_id=350582238334551
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39
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41
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martedì 29 maggio 2012

STORIA DELLA VITA DI GESU' -110- La discesa dello Spirito Santo:


«Ecco, o voi che cercate di conoscere anche più che necessario non sia, chi è quello che può darvi questa conoscenza da voi cercata…»

Dieci giorni dopo l’Ascensione al Cielo di Gesù - e cioè nel giorno di Pentecoste - gli apostoli, tornati nuovamente in numero di dodici, erano tutti riuniti in preghiera nel Cenacolo che era diventato di fatto la prima Chiesa cristiana.
Con loro c’era anche Maria, che – quale Madre del Redentore – aveva il ruolo d’essere anche loro Madre e Guida.
Un rombo di tuono, una melodia musicale e delle fiammelle che si posano sul capo di ogni singolo apostolo e di Maria SS.
Ecco come Maria Valtorta vede in visione l’episodio della Discesa dello Spirito Santo: (‘L'Evangelo come mi è stato rivelato’ – Vol. X - Cap. 640 – Liberamente consultabile al sito: http://scrittivaltorta.altervista.org) 

«…Un rombo fortissimo e armonico, che ha del vento e dell'arpa, che ha del canto umano e della voce di un organo perfetto, risuona improvviso nel silenzio del mattino.
Si avvicina, sempre più armonico e più forte, ed empie delle sue vibrazioni la Terra, le propaga e imprime alla casa, alle pareti, alle suppellettili. La fiamma del lampadario, sino allora immobile nella pace della stanza chiusa, palpita come se un vento l'investisse, e le catenelle della lumiera tintinnano vibrando sotto l'onda di suono soprannaturale che le investe.
Gli apostoli alzano il capo sbigottiti e, come quel fragore bellissimo, in cui sono tutte le note più belle che Dio abbia dato ai Cieli e alla Terra, si fa sempre più vicino, alcuni si alzano pronti a fuggire, altri si rannicchiano al suolo coprendosi il capo con le mani e il manto, o battendosi il petto domandando perdono al Signore, altri ancora si stringono a Maria, troppo
spaventati per conservare quel ritegno verso la Purissima che hanno sempre.
Solo Giovanni non si spaventa, perché vede la pace luminosa di gioia che si accentua sul volto di Maria, che alza il capo sorridendo ad una cosa nota a Lei sola e che poi scivola in ginocchio aprendo le braccia, e le due ali azzurre del suo manto così aperto si stendono su Pietro e Giovanni, che l'hanno imitata inginocchiandosi.
Ma tutto ciò, che io ho tenuto minuti a descrivere, si è fatto in men di un minuto.
E poi ecco la Luce, il Fuoco, lo Spirito Santo, entrare, con un ultimo fragore melodico, in forma di globo lucentissimo, ardentissimo, nella stanza chiusa, senza che porta o finestra sia mossa, e rimanere librato per un attimo sul capo di Maria, a un tre palmi dalla sua testa, che ora è scoperta, perché Maria, vedendo il Fuoco Paraclito, ha alzato le braccia come per invocarlo e gettato indietro il capo con un grido di gioia, con un sorriso d'amore senza confini. E dopo quell'attimo in cui tutto il Fuoco dello Spirito Santo, tutto l'Amore è raccolto sulla sua Sposa, il Globo Ss. si scinde in tredici fiamme canore e lucentissime, di una luce che nessun paragone terreno può descrivere, e scende a baciare la fronte di ogni apostolo.
Ma la fiamma che scende su Maria non è una lingua di fiamma dritta sulla fronte che bacia, ma è una corona che abbraccia e cinge come un serto il capo verginale, incoronando Regina la Figlia, la Madre, la Sposa di Dio, l'incorruttibile Vergine, la Tutta Bella, l'eterna Amata e l'eterna Fanciulla che nulla cosa può avvilire e in nulla, Colei che il dolore aveva invecchiata ma che è risorta nella gioia della Risurrezione, avendo in comune col Figlio un accentuarsi di bellezza e di freschezza di carni, di sguardi, di vitalità... avendone già un anticipo della bellezza del suo glorioso Corpo assunto al Cielo ad essere il fiore del Paradiso.
Lo Spirito Santo rutila le sue fiamme intorno al capo dell'Amata. Quali parole le dirà? Mistero! Il viso benedetto è trasfigurato di gioia soprannaturale e ride del sorriso dei Serafini, mentre delle lacrime beate sembrano diamanti giù per le gote della Benedetta, percosse come sono dalla luce dello Spirito Santo.
Il Fuoco rimane così per qualche tempo... E poi dilegua...
Della sua discesa resta a ricordo una fragranza che nessun terrestre fiore può sprigionare... Il profumo del Paradiso...
Gli apostoli tornano in loro stessi... Maria resta nella sua estasi. Soltanto si raccoglie le braccia sul petto, chiude gli occhi, abbassa il capo... Continua il suo colloquio con Dio... insensibile a tutto... Nessuno osa turbarla…».

Lo Spirito Santo! Che mistero. Sappiamo praticamente nulla di Lui, tranne che è una delle tre Persone che formano la Trinità del Dio Unico.
Cerco un aiuto sfogliando il Catechismo della Chiesa cattolica, tante citazioni ma non ne vengo a capo. Tutte raffinate considerazioni teologiche che la mia ignoranza non mi consente di comprendere.
Ricorro allora alla mia soluzione per i casi estremi che, alla voce Spirito Santo, testualmente cita: (‘Il Dizionario del Cristianesimo’ di Padre Enrico Zoffoli, Ed. Sinopsis, 1992)

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E’ la terza persona della SS. Trinità, la quale, come Amore, procede dal Padre e dal Figlio come unico Principio Spirante. E’ detto anche ‘Dono’, ‘Paraclito’ (= Avvocato), ‘Carità’, ecc. ed ha per simboli la colomba, la lingua di fuoco, la nube, ecc.
Egli, Amore del Figlio e Principio vitale del Corpo Mistico, è ‘mandato’ nell’anima da lui santificata, in quanto riceve nell’amore la soprannaturale energia che la potenzia nella vita della grazia.

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Neanche questo è un grande aiuto.
Una volta mi spiegarono che lo Spirito Santo bisogna amarlo, ma mi ero anche detto che per amare qualcuno bisognerebbe almeno conoscerlo, non astrattamente ma in concreto.
Avevo anche chiesto come si facesse ad amare il Padre, e mi era stato risposto che lo si ama facendo la sua volontà.
Gesù attraverso i Vangeli, ma ora anche attraverso questo libro, lo conosciamo bene, perché oltretutto si era reso visibile facendosi uomo.
Il Padre lo conosciamo molto meno, ma potremo anche fidarci di Gesù che una volta ci aveva detto che chi conosceva Lui conosceva anche il Padre il quale, oltre che Padre suo, era anche Padre nostro e ci aveva insegnato come pregarlo.
Ma lo Spirito Santo?
Gesù aveva detto che sarebbe stato Lui, il Paraclito, lo Spirito di Verità, il Consolatore, a farci capire ogni cosa di quelle che Gesù aveva detto.
Ecco, questo sarebbe proprio ciò di cui adesso avremmo bisogno!
Vi trascrivo allora cosa dice di Sé lo Spirito Santo a Maria Valtorta, a commento di alcuni capitoli del Profeta Isaia: (‘I Quaderni del 1944’ – Dettato del 10.1.44 - Liberamente consultabile al sito: http://scrittivaltorta.altervista.org)

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10 - 1 - 44.
Isaia Cap. 45 v. 11-16-18-19.21-23.
Dice lo Spirito di Dio:
« Non manchi a chiamarti la parola di Colui che è Sapienza e Amore di Dio, Colui che si effonde da eternità ad eternità su tutto quanto è per santificarlo a Dio, Colui che ha presieduto con la sua forza a tutte le opere della Trinità nostra e che non è estraneo a tutto ciò che è santo nel tempo e nell'eternità, perché lo sono il Santificatore, Quello che col suo settemplice dono vi santifica e a Dio vi porta facendovelo conoscere nei suoi voleri sulla Terra e nella sua gloria in Cielo.
Io sono la Sapienza di Dio. Sono Colui che la Seconda Persona della nostra Triade santissima chiama " Maestro di ogni vero, Colui che non vi parlerà da Se stesso, ma dirà tutto quello che ha udito e vi annunzierà l'avvenire " .
Ecco, o voi che cercate di conoscere anche più che necessario non sia, chi è Quello che può darvi questa conoscenza da voi cercata.
Io sono.
Io, Luce della Luce, Io, Spirito dello Spirito, Io, Intelligenza dell'Intelligenza, sono il custode, il depositario di tutte le verità passate, presenti, avvenire, il conoscitore di tutti i decreti di Dio, l'amministratore delle sue luci agli uomini.
lo sono Quello, che, non assente col suo consiglio alle opere del Creatore, che non assente al decreto della Redenzione, neppure è assente presso voi per consigliarvi, e con dolcezza d'amore guidarvi nel rendere atto compiuto le volontà che il Padre vi propone.
Io sono più ancora. Sono l'Amore che vi ispira ciò che è atto a darvi l'abbraccio di Dio e per sentiero di santità vi porta sul suo seno.
Come nutrice pietosa, Io piglio la vostra incapacità di neonati alla Vita e vi educo e allevo.
Tenendovi fra le mie braccia, vi do calore per farvi assimilare il latte dolcissimo della Parola di Dio onde divenga in voi vita.
Di Me stesso vi faccio scudo contro i pericoli del mondo e di Satana perché l'Amore è forza che salva.
Io vi guido e sorreggo e come maestro di amorosa pazienza vi istruisco. Faccio di voi, pesanti e tardi, pusillanimi e deboli, degli eroi e degli atleti di Dio.
Faccio di voi, poveri spirituali, dei re dello spirito, poiché il vostro spirito lo copro coi miei splendori divini e lo pongo su un trono che più grande non vi è, poiché il mio è trono di santità eterna.
Ma per conoscermi occorre non avere idolatria in cuore.
Occorre credere a ciò che Io ho santificato. Credere alle verità che Io ho illuminato. Occorre abbandonare l'errore.
Occorre cercare Dio là dove Egli è. Non dove vi è il Nemico di Dio e dell'uomo.
Volete conoscere la Verità? Oh! venite a Me! Io solo ve la posso dire.
E ve la dico nel modo che la mia bontà sa a voi confacente, per non turbare la vostra debolezza d'uomini e la vostra relatività.
Perché amate ciò che è contorto, complicato, tenebroso?
Amate Me che sono semplice, lineare, luminoso; Me che sono gioia di Dio e dello spirito.
Volete conoscere il futuro dello spirito?
Ed Io ve lo insegno parlandovi di una eternità che vi attende in una beatitudine che per voi è inconcepibile, nella quale, dopo questa ora di sosta, unica sosta sulla Terra, riposerete in Dio di tutte le fatiche, di tutti i dolori, dimenticherete il dolore perché la Gioia sarà vostro possesso; e se anche l'Amore, che mai come in Cielo è vivo, vi darà palpiti per i dolori dei viventi,
non sarà pietà che vi darà dolore, ma solo amore attivo che sarà pur esso gioia.
Volete conoscere le perfezioni del Creatore nelle cose, i misteri della creazione?
Io ve li posso dire, lo che, Sapienza, "uscii primo dalla bocca di Dio, primogenita avanti tutte le creature ", Io che sono in tutto quanto è, perché tutto porta sigillo d'amore ed Io sono Amore.
Il mio Essere si estende su tutto l'Universo; la mia Luce bagna di Sé gli astri, i pianeti, i mari, le valli, l'erbe, gli animali; la mia Intelligenza corre per tutta la Terra, istruisce i lontani, dà a tutti un riflesso dell'Alto, educa alla ricerca di Dio; la mia Carità penetra come il respiro e conquista i cuori.
Attiro a Me i giusti della Terra, e anche ai retti non conoscitori del Dio vero dò riflessi di questo santo Dio vostro, per cui un rivo di Verità è in tutte le religioni rivelate, messo da Me che son Colui che irriga e feconda.
Io, poi, come possente zampillo di sorgente eterna, trabocco da ogni lato della Cattolica Chiesa di Cristo, e con la Grazia, coi sette doni e coi sette sacramenti, faccio, dei cattolici fedeli, dei servi del Signore, degli eletti al Regno, dei figli di Dio, dei fratelli del Cristo, degli dèi la cui sorte è così infinitamente sublime che merita qualunque sacrificio per possederla.
Volgetevi a Me. Saprete, conoscerete e sarete salvi perché conoscerete la Verità. Staccatevi, staccatevi dall'errore che non vi dà gioia e pace.
Curvate il ginocchio davanti al Dio vero. Al Dio che ha parlato sul Sinai e che ha evangelizzato in Palestina.
Al Dio che vi parla attraverso la Chiesa da Me, Spirito di Dio, fatta Maestra.
Non vi è altro Dio all'infuori di Noi: Uno e Trino.
Non vi è altra Religione che la nostra secolare. Non vi è altro futuro, sulla Terra ed oltre, fuor di quello che vi dicono i Libri santi.
Tutto il resto è Menzogna destinata ad essere svergognata da Colui che è Giustizia e Verità.
Chiedete a Noi - Potenza, Parola e Sapienza - la luce acciò non camminiate più oltre su torti sentieri di morte, ma possiate venire anche voi, erranti, nella via sulla quale trovarono salvezza quelli che per la loro umile, sapiente, santa fede, piacquero a Dio che ne fece i suoi santi ».

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Link relativo ai capitoli fino al numero 100.
https://www.facebook.com/note.php?note_id=332334676825974
Capitolo 101
https://www.facebook.com/note.php?note_id=344760902250018
Capitolo 102
https://www.facebook.com/note.php?note_id=345444578848317
Capitolo 103
https://www.facebook.com/note.php?note_id=356899831036125
Capitolo 104
https://www.facebook.com/note.php?note_id=358328950893213
Capitolo 105
https://www.facebook.com/note.php?note_id=359565687436206
Capitolo 106
https://www.facebook.com/note.php?note_id=362178007174974
Capitolo 107
https://www.facebook.com/note.php?note_id=364194380306670
Capitolo 108
http://invitoallamore.blogspot.com/2012/05/storia-della-vita-di-gesu-108-al.html
Capitolo 109


venerdì 25 maggio 2012

VIAGGIO NELL’APOCALISSE -39- La lotta fra la Donna vestita di sole e il Dragone.


Tornando però al ‘nocciolo’ delle apparizioni della Madonna a Fatima una cosa appare chiara.
Lei è quella del miracolo del sole rotante. Quindi - nel primo dei sette segni dell’Apocalisse di
cui abbiamo parlato all’inizio - la Donna ‘vestita di sole’ che combatte contro il Dragone che appare
in Cielo non può essere che Lei, Lei, quella di Fatima. Il suo essere – nell’Apocalisse - una ‘Donna
vestita di sole’ può significare l’essere rivestita della splendente luce divina ma può anche ben alludere
a quel miracolo solare, così unico nella storia del Cristianesimo, che ha accompagnato la sua
apparizione finale come uno straordinario fuoco d’artificio che può chiudere una celebrazione.
In ogni caso in quel primo segno è Lei che combatte contro il Dragone. (Ap 12, 1-18)
Una prima battaglia avviene in Cielo perché è una lotta essenzialmente spirituale, anche se avrà
conseguenze materiali, ma è una lotta che l’Apocalisse dice verrà condotta dall’Arcangelo Michele
il quale sconfigge il Dragone facendolo precipitare con i suoi angeli sulla Terra.
Si ode a quel punto una voce in cielo che dice che è arrivato il momento del Regno di Dio, perché
il Nemico è stato sconfitto.
Ma non dobbiamo compiere l’errore – lo ricordo ancora - di confondere questi versetti come se
alludessero alla sconfitta del Dragone alla fine del mondo, perché l’Apocalisse dice qui che il Diavolo
è stato cacciato giù sulla terra ( Ap 12, 7-9) , dove combatte contro gli uomini, e non all’inferno, nello
stagno di fuoco e zolfo, come essa dirà invece quando si parlerà della sua disfatta definitiva dopo la
guerra di Gog e Magog successiva al millennio. (Ap 20, 9-10)
A conferma del fatto che non è la fine del mondo, la voce precisa inoltre che dopo questa prima
sconfitta in Cielo il Diavolo se la prenderà con gli uomini con ‘ira grande’, ‘sapendo di avere più
poco tempo’.
La Donna guida la battaglia contro il Dragone ma dovrà ad un certo punto rifugiarsi ‘nel deserto’,
dove verrà nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo.
Qui torna fuori il solito simbolismo dei quarantadue mesi, dei tre anni e mezzo in cui anche la
città santa, e cioè Roma, sarà calpestata dai ‘pagani’, periodo questo che equivarrebbe alla durata
del Regno dell’Anticristo, prima della sua sconfitta.
Ritorniamo dunque a Roma e all’Anticristo religioso che tuttavia potrebbe ricevere un aiuto esterno,
anche se segreto, dai nemici della Chiesa.
Mi ritorna alla mente quella rivelazione della Madonna alla Valtorta in merito al futuro di Roma
con quel riferimento misterioso alle due città di ‘Tiro’ e ‘Gerusalemme’ che sarebbero state distrutte
dai loro nemici, di cui vi avevo parlato. (Vedi capp. dal 32 al 34)
Se dunque Colui che decreta la sconfitta dell’Anticristo e l’inizio del Regno ‘millenario’ nel
cuore degli uomini, è il Signore parusiaco, cioè il Gesù il Vincente sul cavallo bianco di Ap 19, mi
pare tuttavia chiaro che la Condottiera sul campo della lotta contro Satana sia invece la Madonna,
Regina degli Angeli e dei Santi.
Nella apparizione di Fatima, ad un certo punto la Madonna aveva detto ai tre pastorelli che - dopo
tutte le disgrazie che gli uomini si sarebbero da se stessi procurati come conseguenza della mancata accettazione della richiesta di Dio della Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato -
alla fine il suo Cuore avrebbe trionfato.
Su chi o cosa trionfare se non sulle forze del Male? Cosa è mai un ‘trionfo’ se non una vittoria
strepitosa sulla quale nessuno avrebbe umanamente sperato?
Abbiamo più di una volta detto che per l’interpretazione delle profezie Dio si serve dei profeti, e
più essi sono ‘piccoli’ più essi testimoniano la potenza di Dio.
Ebbene ve ne è uno al quale non sono mancate le incomprensioni da parte degli ‘uomini di chiesa’.
Potremmo pertanto anche credergli.
Si tratta di Don Gobbi, noto nell’ambiente religioso e carismatico nazionale ed internazionale.


(Guido Landolina)

I capitoli precedenti li trovate ai seguenti link:

A0-Presentazione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=237266232999486
B0-Introduzione
https://www.facebook.com/note.php?note_id=239344262791683
01
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241026515956791
02
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241592102566899
03
https://www.facebook.com/note.php?note_id=241652345894208
04
https://www.facebook.com/note.php?note_id=242221375837305
05
https://www.facebook.com/note.php?note_id=247627668630009
06
https://www.facebook.com/note.php?note_id=249281225131320
07
https://www.facebook.com/note.php?note_id=260821910643918
08
https://www.facebook.com/note.php?note_id=262156213843821
09
https://www.facebook.com/note.php?note_id=264934163566026
10
https://www.facebook.com/note.php?note_id=266015713457871
11
https://www.facebook.com/note.php?note_id=267805083278934
12
https://www.facebook.com/note.php?note_id=268945999831509
13
https://www.facebook.com/note.php?note_id=272393712820071
14
https://www.facebook.com/note.php?note_id=276381429087966 
15
https://www.facebook.com/note.php?note_id=277714535621322
16
https://www.facebook.com/note.php?note_id=278824172177025
17
https://www.facebook.com/note.php?note_id=280197818706327
18
https://www.facebook.com/note.php?note_id=284454384947337
19
https://www.facebook.com/note.php?note_id=288823581177084
20
https://www.facebook.com/note.php?note_id=301017216624387
21
https://www.facebook.com/note.php?note_id=303057896420319
22
https://www.facebook.com/note.php?note_id=340829992643109
23
https://www.facebook.com/note.php?note_id=342378902488218
24
https://www.facebook.com/note.php?note_id=345346242191484
25
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346020272124081
26
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346164008776374
27
https://www.facebook.com/note.php?note_id=346629322063176
28
https://www.facebook.com/note.php?note_id=347264651999643
29
https://www.facebook.com/note.php?note_id=347998318592943
30
https://www.facebook.com/note.php?note_id=348647071861401
31
https://www.facebook.com/note.php?note_id=349749901751118
32
https://www.facebook.com/note.php?note_id=350582238334551
33
https://www.facebook.com/note.php?note_id=352200321506076
34
https://www.facebook.com/note.php?note_id=357674824291959
35
https://www.facebook.com/note.php?note_id=358959674163474
36
https://www.facebook.com/note.php?note_id=360192927373482
37
http://www.facebook.com/note.php?note_id=364807096912065